Visualizzazioni totali

Etichette

sy 728x90

BANNER 4W 468X60

martedì 26 dicembre 2017

ALFA ROMEO STELVIO

Prima suv della casa italiana, l’Alfa Romeo Stelvio riesce ad abbinare una certa praticità con le doti tipiche del marchio: linea aggressiva, prestazioni superiori alla media e guida precisa e coinvolgente. Sotto la carrozzeria a cinque porte si celano il pianale e la raffinata meccanica (sospensioni, motore e trasmissione) della berlina Giulia, ma la Stelvio è più lunga di 5 cm (469 in tutto) e più alta di 23; la distanza dal suolo del sottoscocca cresce di 7 cm, garantendo una buona mobilità anche sui fondi anche parecchio sconnessi. Nella guida “normale”, i cavalli dell’Alfa Romeo Stelvio Q4 (sigla, quest’ultima, che indica la trazione integrale) muovono solo le ruote posteriori; quando serve, però, una frizione a controllo elettronico invia parte della potenza (fino al 50%) all’avantreno. Il sistema è rapido ed efficace e, pur non trasformando questa suv in una vera fuoristrada, garantisce una notevole aderenza anche sui fondi scivolosi. Su strada, gli sportivi apprezzerannno in modo particolare lo sterzo molto diretto e preciso, la tenuta di strada elevata e la frenata, potente e instancabile.
Il quattro cilindri 2.0, dal rombo gradevole ma fin troppo “educato”, garantisce tempi in accelerazione e ripresa che sarebbero ottimi già per una coupé; figuriamoci per una suv. I consumi sono accettabili e il cambio automatico, fulmineo eppure fluido, è più che valido. L’Alfa Romeo Stelvio Super offre di serie il portellone ad azionamento elettrico, i fari bixeno, i sensori di distanza (meno male, il lunotto è proprio piccolo), l’avviso in caso di uscita involontaria dalla corsia di marcia e la frenata automatica d’emergenza (attiva tra i 7 e i 200 km/h, fino ai 50 km/h solo relativamente alle persone). Ma il navigatore con mappe 3D è solo optional, e il sistema multimediale dispone di poche app ed è privo dei protocolli Android Auto e Apple CarPlay. Sottoposta ai test EuroNCAP, la suv italiana ha ottenuto cinque stelle su cinque, con risultati particolarmente soddisfacenti per la protezione degli occupanti adulti (punteggio pari al 97%) e dei bambini (84%). 
Plancia e comandi
La posizione di guida dell'Alfa Romeo Stelvio è da suv, rialzata e comoda, e l’ambiente semplice ed elegante, soprattutto con il pacchetto Lusso (optional) che include i rivestimenti in pelle (nera, rossa o marrone) dei sedili e ampi inserti in legno (quercia o noce) a poro aperto. Molti elementi sono ereditati dalla Giulia, e aggiungono un gradevole tocco di sportività. Come il cruscotto (qui un po’ infossato rispetto alla testa del guidatore), con i grandi strumenti a lancetta, la pedaliera in alluminio (optional) e lo snello volante dalla comoda impugnatura, “appiattito” in basso e che incorpora il tasto per avviare il motore (proprio come nelle Ferrari). Le finiture sono piuttosto buone, con un’alternanza di elementi sofisticati (quali le lunghe palette del cambio in alluminio) e altri un po’ “tirati via” (citiamo la plastica attorno al piantone). Il display centrale di 8,8” (optional) è allungato e non molto luminoso; discreti il numero e la capienza dei vani portaoggetti.
Abitabilità
L’Alfa Romeo Stelvio offre lo spazio che ci si aspetta da una suv lunga oltre 460 cm: nessun problema per quattro adulti, che godono di centimetri in abbondanza, e possibilità di starci anche in cinque, ma la parte centrale del divano è molto rigida e il tunnel ingombrante. L’accessibilità posteriore non è eccezionale per una suv di queste dimensioni.
Bagagliaio
Il baule, ampio (525 litri) e di forma regolare, offre la praticità del divano in tre parti reclinabili (anche tramite due levette vicino all’imbocco): abbassando quella centrale, più stretta, si viaggia comodamente in quattro pur stivando oggetti lunghi fino a un paio di metri. Non mancano ganci per appendere le borse o fissare il carico, due plafoniere e il portellone ad apertura e chiusura motorizzata (attivabile anche senza mani, spingendo un piede sotto il paraurti). Senza essere lussuoso, il rivestimento è curato: tutto in moquette. E, per una suv, la soglia di carico non dista troppo da terra: 73 cm.

domenica 3 dicembre 2017

Moda: per capodanno l’eleganza luminosa dell’argento


Manca meno di un mese alle Feste di fine anno ed è ora di cominciare a pensare ai look da sfoggiare per le serate che ci attendono. Uno dei grandi must dell’inverno 2017-18 è l’argento, un grande classico che molti stilisti non hanno mancato di portare in passerella in tutte le Fashion Week dedicate alla stagione fredda di quest’anno. Se temete l’effetto cioccolatino, ricredetevi subito: nelle proposte moda viste in sfilata non c’è niente di più lontano da ciò. Ecco le proposte a cui ispirarsi per i nostri look scintillanti.
 L’argento è una tonalità luminosa e iridescente, da indossare in un total look molto raffinato o almeno in una citazione. E’ una nuance che accentua le bellezza della luce in mix con il bianco, o che si può scegliere in tonalità più brune, raffinatissime e molto eleganti.
Lo stilista che più di ogni altro ha messo l’argento in primo piano nella sua collezione per l’Autunno Inverno 2017-18 è Chanel, che lo ha proposto declinato davvero in mille modi, con effetto anche un po’ Space Style, ad esempio nelle fasce fermacapelli, preziose come corone, negli stivali con la punta a contrasto, diventati subito un vero e iconico must have della stagione, nelle borse e soprattutto nelle giacche e nelle grandi e futuristiche cappe, forse più appariscenti che portabili. Tanto argento anche nella sfilata parigina di Paco Rabanne e in quella di Genny, che ha scelto nuance più brune, ma sempre scintillanti, per un effetto metal molto sofisticato. 

Chi vuole puntare su un effetto molto sexy può ispirarsi alle creazioni in maglia d’argento di Julien Macdonald che ha proposto capi di taglio iper sensuale e con intrigante effetto vedo-non vedo, o sullo splendido abito a collo alto e spacco asimmetrico di Prabal Gurung.